venerdì 3 gennaio 2014

Il miraggio della perefezione

Io e Pater siamo tornati a casa per due giorni lavorativi, lasciando i figli in montagna con i nonni.

Casa nostra senza di loro è un altro mondo!!!

Risveglio mattutino soft, non con i soliti ritmi e modalità da caserma.

Toni di comunicazione settati su decibel umani e non stile straccivendolo.

Uscita in solitaria, lasciando la casa quantomeno presentabile e senza giochi seminati in ogni dove.

Dopo il lavoro tappa super-cazzeggio al supermercato, con struscio in tutte le corsie e non il solito arraffa-arraffa.
( Momento al quanto deleterio perché la quantità di cagate nel carrello è direttamente proporzionale alla leggerezza che ti pervade)

Alla cassa ho persino lasciato il posto a una mamma, in piena crisi da sbarello!!
( La mia buona azione quotidiana!! )

Cena fuori, tête-à-tête con il marito ( L’ultima risaliva al 15 giugno 2012 )

Rientro in una casa ordinata e silenziosa.

Cellulare che suona..........sorella con macchina in panne.......

Piglia e vai a recuperarla.

No, una giornata che trascorra liscia dall’inizio alla fine a noi non è concessa.

La perfezione è sempre un miraggio.
 

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