venerdì 8 maggio 2015

Coscienza muta

Ieri pomeriggio mamma e Junior fanno spesa assieme, per comprare cibarie per il pranzo al sacco della gita di oggi.

Junior: “ Mi prepari 26 panini?”

Impe: “ 26??? Io pensavo tre......”

J: “ Uno per ogni mio compagno!
Magari una mamma si dimentica che oggi c’è la gita e non gli prepara il pranzo al sacco.”

I: “ Ma quale mamma scellerata si potrebbe mai dimenticare della gita del proprio bambino!?!?”

J: “ Cosa vuol dire ‘scellerata’?”

I: “ Una mamma senza coscienza!”

J: “ E cos’è la coscienza?”

I: “ E’ quella vocina che ti dice se un tuo comportamento è giusto o sbagliato.
Ad esempio: quanto fai un dispetto ad un amico, secondo te, cosa dirà la tua coscienza?”

J: “ Che sto sbagliando!”

I: “ Bravo!
Altro esempio: un bambino è a letto, mezzo addormentato, gli si avvicina un fratello; quello sotto le coperte si mette seduto e gli molla un cazzottone sulla schiena – proprio come hai fatto tu ieri sera con Medio –
Cosa potrà mai dire la sua coscienza in questo caso???”

J: “ .....che probabilmente il fratello se lo meritava il pugno!!”

Discorso pedagogico fallito!

Coi fratelli la coscienza diventa muta.

6 commenti:

  1. Fratelli e coscienza non vanno d'accordo... :-)

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  2. Dai non è fallito per niente!!! Beh, una coscienza ce l'ha il ragazzo! :))) Pretendere che poi gli parli sempre è poco realistico :D

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    1. Non saprei dire se è la coscienza che parla a bassa voce o è lui ad avere le orecchie otturate!

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  3. Io preparerei 27 panini, uno per compagno + uno per fratello colpito.
    Così la coscienza tace. Muta o non muta. ;D

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  4. Ahahahahahahha accidenti ha la risposta pronta il ragazzo!

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